domenica 26 marzo 2017

Puoi sparare al ladro per difenderti?

Tar Liguria: “Legittimo sparare per difendere i beni aziendali”

È legittimo sparare all’interno della propria azienda se c’è pericolo di aggressioni o di furti: questo è quanto emerge da una sentenza del Tar della Liguria sul ricorso presentato da un imprenditore contro il prefetto di Savona, che gli aveva negato il rinnovo del porto d’armi per difesa personale.


L’uomo ne aveva richiesto il rinnovo dopo i ripetuti furti all’interno della propria ditta, dove ignoti ladri avevano sottratto a più riprese del gasolio.

Di fronte al rifiuto della prefettura savonese, l’imprenditore si era rivolto al Tribunale amministrativo della Liguria, spiegando peraltro che per motivi di lavoro ha spesso necessità di trasportare denaro contante per il pagamento di clienti e fornitori.

Il ricorso è stato accolto e il provvedimento con cui si negava all’uomo l’autorizzazione al porto di pistola è stato revocato.

Il ministero dell’interno è stato inoltre condannato al pagamento di duemila euro di spese processuali.

La sentenza dei giudici liguri rischia di rappresentare un precedente giurisprudenziale: un imprenditore, è il principio sancito dai magistrati, può usare legittimamente un’arma per difendere i propri aziendali all’interno del luogo di lavoro e in presenza del pericolo di furti.

Cosa dunque cambierebbe a seguito di questa sentenza?
Assolutamente niente. Niente di nulla, l’ordinamento giuridico non si sposterà di un atomo.
Come potrebbe del resto? Noi viviamo in un ordinamento di Civil Law, non di Common Law, non esiste il precedente vincolante.
Ed anche se volessimo trarne un indirizzo, capiremmo solo che la difesa, all’interno della legittima difesa, va proporzionata all’offesa, quindi ha senso che, in caso di conflitto armato, vi sia personale armato in un magazzino.
Le sentenze infatti sono un prodotto specifico legato ad un caso concreto e specifico.

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