martedì 21 febbraio 2017

La Russia accusa USA di spionaggio in ambasciata. La Guerra Fredda non è finita?

Questa volta è Mosca, pur tardivamente, ad accusare i servizi segreti americani di spiare il suo ambasciatore a Washington Serghiei Kisliak, come emerso dalle intercettazioni telefoniche che hanno costretto alle dimissioni il consigliere per la sicurezza nazionale Michael Flynn, proprio mentre sul suo tavolo era arrivato un controverso progetto di pace per l'Ucraina. "I servizi segreti americani hanno detto ai giornalisti in maniera assolutamente ufficiale, sebbene anonima, che normalmente intercettavano le comunicazioni del nostro ambasciatore Kisliak, inclusi i suoi rapporti a Mosca su cosa fa a Washington nell'ambito del suo incarico", ha attaccato il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov. In realtà l'Fbi teneva d'occhio Flynn nell'ambito delle sue indagini sui presunti legami tra lo staff di Donald Trump e l'intelligence russa. E quando ha scoperto che, pur non essendo ancora in carica, si era spinto a discutere di sanzioni con Kisliak, nascondendolo al vice presidente Mike Pence, ne ha informato la Casa Bianca, ritenendolo ricattabile da parte di Mosca.