martedì 7 marzo 2017

Wikileaks: La Cia spia attraverso telefoni e tv

Telefoni e televisioni non sono altro che un mezzo attraverso il quale la Cia spia la gente, ottenendo libero accesso a tutte le informazioni e le conversazioni di ognuno. A parlare è Wikileaks in un'operazione che porta il nome di Vault 7, definita "la maggiore fuga di dati di intelligence della storia": 8761 file, un'impressionante quantità di dati che mettono a repentaglio la privacy di ogni singolo uomo, dal più comune a Donald Trump. Il luogo un cui tutto ciò ha origine sarebbe stato individuato nel consolato americano a Francoforte, vera e propria base sotto copertura dagli hacker della Cia che così controllavano Europa, Medio Oriente e Africa.

WikilLeaks scarica una nuova «bomba». Micidiale. 8.761 file che rivelano incredibili tecniche di spionaggio messe in atto dalla Cia, compresa una trovata che a qualcuno poteva sembrare una stramberia. Grazie alla cyber-tecnologia l’agenzia è in grado di usare come un microfono d’ascolto le smart tv Samsung sistemate in qualsiasi casa. E questo, ovviamente, apre mille strade, visto che oggi un gran numero di oggetti che arredano le nostre abitazioni sono legati alla rete Internet. Dunque esistono tante porte dalle quali gli intrusi possono infilarsi per sorvegliare.
WikiLeaks, presentando la prima puntata «Vault 7», ribattezzata «Anno Zero», ha annunciato che altre rivelazioni seguiranno nei prossimi giorni. Un fiume impetuoso che potrebbe avere forti ripercussioni visti i contenuti: 1) Con il programma Weeping Angel, elaborato dagli americani insieme ai britannici, le tv sono messe in posizione «spenta» e diventano sistemi d’ascolto a distanza. 2) Possibilità di controllo remoto, sempre per l’ascolto, di qualsiasi telefonino dell’ultima generazione. 3) Presenza di un centro Cia nel consolato statunitense di Francoforte che fa da collettore per le informazioni carpite in Europa, Medio Oriente e Africa. 4) Possibilità di intervenire su centraline che governano vetture e grossi mezzi di trasporto, come i Tir. 5) Divisione speciale dell’intelligence nel quartier generale di Langley, Virginia, che sviluppa «virus» e altre diavolerie per infiltrarsi via web. 6) Possibilità di bucare i sistemi criptati che proteggono telefonini o canali come Whatsapp o Telegram. 7) Umbrage, un gigantesco database raccolto dagli americani contenente malware (software «cattivo») e altri trucchi utilizzati da «pirati» della rete in tutto il mondo, compresi i russi. Poi, pochi giorni fa, ha preso di punta il predecessore Obama insinuando che lo avesse fatto sorvegliare. Ma secondo WikiLeaks, la Cia sarebbe stata in grado di penetrare e controllare l’account Twitter del presidente qualunque tipo di smartphone avesse utilizzato. Ora che Trump è alla Casa Bianca si trova a gestire una «voragine» di informazioni top secret. Una grana anche per il nuovo direttore della Cia, Mike Pompeo, che giustamente aveva previsto come il fronte cyber sarebbe stato il più impegnativo. Però non pensava certo a questo.