martedì 21 febbraio 2017

Le licenze dei taxi valgono fino a 400mila euro

Una licenza di taxi sul mercato di Milano e Roma oscilla tra 150 e 200 mila euro, poco meno a Napoli, ma a Firenze raggiunge anche i 350 mila e a Venezia tocca la cifra record di circa 400 mila. «Questa è la nostra liquidazione - dicono i tassisti - quando andremo in pensione», pensando alla futura vendita della licenza. A oggi i Comuni ne hanno concesse circa 50 mila. Sull’altro lato della barricata ci sono i noleggiatori con conducente (ribattezzati «ncc»): le autorizzazioni rilasciate dalle amministrazioni comunali sono complessivamente circa 80 mila. 

E anche in questo caso è sempre l’ente locale a concedere il permesso al noleggiatore che poi può rivendere il documento per una cifra che si aggira sui 50-60 mila euro. Le differenze tra chi guida un’auto bianca e un noleggiatore sono molte a cominciare dal trattamento fiscale: i tassisti italiani, secondo l’Agenzia delle entrate, guadagnano 1.100 euro al mese, vale a dire meno di un metalmeccanico. A Roma la media dichiarata è di 1.150, a Milano di 1.200 euro. Il calcolo viene fatto in base agli studi di settore, ma non bisogna dimenticare i costi di gestione (manutenzione dell’auto, carburante e assicurazione, condivisi con gli ncc). Rimane alto, però, il sospetto che un tassista incassi molto di più. Un ncc, invece, paga le tasse in base a quanto fattura e pure qui, per esplicita ammissione di qualche noleggiatore, «c’è una quota di “nero”, come in molte altre categorie». Il tassista ha una tariffa comunale (a Roma 97 centesimi a chilometro) più 2,80 euro di quota fissa di partenza (che varia in base all’orario), oltre ai supplementi per bagagli e numero di passeggeri. Per un noleggiatore, invece, il costo del viaggio deriva dalla libera contrattazione tra lui e il cliente.